La tua vita senza occhiali (grazie alla Chirurgia Refrattiva)
Il dott. Emanuele Scuri risponde alle domande più frequenti sulla Chirurgia Refrattiva
Il dott. Emanuele Scuri risponde alle domande più frequenti sulla Chirurgia Refrattiva
È un fatto ormai noto a tutti che le tecnologie a disposizione della medicina permettono a chi soffre di difetti visivi di liberarsi in modo definitivo dall’uso di occhiali e lenti a contatto. Ma intorno alla Chirurgia Refrattiva continuano a esistere dubbi e domande ai quali cercheremo di rispondere grazie al dottor Emanuele Scuri, tra i primi oculisti italiani ad aver studiato e sperimentato le tecnologie laser applicate alla chirurgia oculistica, Direttore Sanitario e fondatore del centro oculistico STAR 9000 in via Corfù a Brescia.
La Chirurgia Refrattiva offre la possibilità di correggere tutti i difetti refrattivi: miopia, presbiopia, astigmatismo e ipermetropia. Anche di grado elevato.
Esistono diversi interventi che permettono di modificare, con il laser o chirurgicamente, alcune strutture dell’occhio: ogni intervento diChirurgia Refrattiva ha delle particolari indicazioni e uno specifico decorso.
Attraverso la combinazione di più tecniche, è inoltre possibile conseguire la correzione delle aberrazioni (piccoleimperfezioni della cornea)corisultati eccellenti e personalizzati.
Infine è possibile utilizzare tecniche di Chirurgia Refrattiva durante gli interventi di Cataratta, in modo da risolvere la patologia e contemporaneamente correggere uno o più difetti della vista.
Prima di sottoporsi a un intervento, il chirurgo oculista deve valutare l'idoneità di ciascun paziente tramite una scrupolosa visita oculistica: l'indicazione chirurgica che ne consegue non va mai forzata.
La Chirurgia Refrattiva è estremamente sicura. È importante affidarsi a medici chirurghi esperti, che operano in cliniche dove viene posta molta attenzione alla scelta e alla manutenzione delle strumentazioni.
Un altro fattore importante è che presso la clinica prescelta vengano eseguite tutte le più moderne tecniche di intervento:in questo modo potrà essere individuato ed eseguito l’intervento più adatto in piena sicurezza.
Presso il nostro centro, ad esempio, non esistono contratti che ci legano a uno specifico fornitore piuttosto che a un altro: questo garantisce che la scelta dell’intervento venga presa in totale autonomia, nell’esclusivo interesse del paziente.
No, la Chirurgia Refrattiva non è dolorosa. La maggior parte dei nostri pazienti riferisce di aver provato solo un leggero fastidio e un po’ di pressione sull’occhio.
Non succede assolutamente nulla poiché il laser segue i movimenti dell'occhio del paziente. Se il paziente dovesse uscire dal raggio di copertura del laser - caso che si verifica molto, molto raramente -il laser si bloccherebbe immediatamente senza alcuna conseguenza per il paziente.
Gli effetti della Chirurgia Refrattiva sono molto rapidi e dipendono dal tipo di intervento. Dopo un intervento di Femto-LASIK, ad esempio, già dal giorno successivo si potrà tornare ad alcune attività quotidiane: guidare, guardare la TV, lavorare al computer(previa autorizzazione del medico oculista). Tuttavia ogni intervento ha un suo preciso decorso.
Non esiste una risposta precisa per questa domanda. Possiamo dire che tendenzialmente si aspetta che il difetto refrattivo sia "stabile",elemento che può essere individuato attraverso una valutazione del medico oculista.
Tuttavia ogni paziente può e deve essere considerato come caso a sé stante:la valutazione per procedere o meno ad un intervento non deve basarsi esclusivamente sul difetto in sé, ma anche su come e quanto questo difetto incide nella vita quotidiana del paziente.
I tessuti oculari sono vivi e nel corso degli anni continuano a modificarsi, indipendentemente dal fatto che una persona si sia sottoposta a un intervento di Chirurgia Refrattiva. Questi cambiamenti possono comportare variazioni della qualità della vista.
Nella mia esperienza, mi è capitato di operare nuovamente alcuni pazienti a distanza di molti anni dal primo intervento, quando a causa dell’età hanno iniziato a non vedere bene da vicino (presbiopia) o a manifestare i sintomi della cataratta: persone che già da giovani avevano manifestato la volontà di non voler più utilizzare gli occhiali e vogliono continuare a vedere bene anche dopo l’insorgere di quei disagi che si manifestano, inevitabilmente, con l’avanzare degli anni.